Cos’è per me l’ansia?
Bella domanda… quando per la prima volta ho avuto davanti il programma del corso per diventare Mental Coach, i miei occhi sono andati a finire proprio a quell’appuntamento, appuntamento arrivato per caso? E, come recitava il saggio Jung: “il caso non esiste, esiste la sincronicità degli eventi”.
L’ ansia è quella cosa che mi porto in tasca tutte quelle volte in cui sono chiamata a competere con le mie insicurezze, con le mie paure mai gestite fino in fondo e nascoste da quella maschera di “Wonder Woman” che indosso puntuale per far fronte alle sfide, alle prove che mi mette davanti la vita.
Quando ti viene l’ansia?
Intanto non è semplice circoscriverla perché è data dalla sensazione di un potenziale pericolo, o meglio, la mente lo percepisce come tale.
Ti puoi sentire spaventato, inadeguato o incapace di agire e ne consegue l’agitazione interna con tutte le sue manifestazioni fisiologiche: tachicardia, senso di oppressione, giramenti di testa, sudorazione improvvisa, panico.
Può venirti perché hai:
- paura dell’ignoto, di ciò che non conosci, di ciò che non puoi controllare, di una esperienza nuova con la quale sei chiamato a confrontarti.
- paura di commettere errori per una scelta, una decisione da prendere o una sfida da affrontare.
- paura di fare una figuraccia che fa scattare il tuo allarme interno, ad esempio, quando devi fare un intervento di fronte a qualcuno, una gara, un esame, un colloquio di lavoro.
- paura che possa accadere qualcosa alle persone che ami, paura delle malattie; in casi come questi cerca di rassicurare quel “bambino spaventato” dicendogli che ce la può fare perché di fatto è forte e ne ha superate tante, sicuramente più toste di questa del momento.
Come affronto l’ansia?
Per prima cosa me la faccio “amica”, la assecondo, perché se è arrivata mi sta dicendo che vuol essere ascoltata ed accolta.
Parto col mio dialogo interno (Self Talk), voglio comprendere prima di tutto perché è venuta a farmi compagnia, se è dettata solo dalla condizione del momento oppure se è alimentata da qualche evento scatenante, rimasto nella mia memoria mentale ed emozionale e non saputo gestire in passato.
Torno indietro con la mente, faccio le mie libere associazioni e quando le identifico, perché ci sono quasi sempre, mi metto a ridere. Rido! Si!
Rido perché l’ho smascherata, e le tolgo, così, il potere, con una espressione divertita, seguita da una frase del tipo: ” il fantasma si sconfigge con una risata” e allento così la momentanea perdita del controllo di corpo e mente.
Come puoi disinstallare l’ansia in 7 passi:
- prendi coscienza dell’esistenza dello stato dell’ansia
- respira profondamente
- individua, analizza e modifica il pensiero negativo
- sposta il focus
- impara a giocare d’anticipo, trova soluzioni
- abituati a convivere con l’incertezza
- visualizza scenari rilassanti
L’ansia è tutto ma può diventare niente nel momento in cui prendi coscienza di quale evento fa scattare il tuo allarme interno e ti metti nella condizione di gestirlo con la fiducia necessaria appresa dall’esperienza e la voglia di voler vincere anche stavolta.
E tu, come disinstalli l’ansia?
Rosalba Bruno