L’importanza dei feedback dopo una prestazione

Written by on 24/06/2024

Introduzione

Il Mental coaching sportivo è una disciplina sempre più riconosciuta e apprezzata nel mondo dello sport e inizia a diffondersi anche negli sport da combattimento. Questo approccio si concentra sul miglioramento delle prestazioni degli atleti attraverso il potenziamento delle capacità mentali e psicologiche. Un aspetto cruciale del Mental coaching riguarda il modo in cui gli atleti ricevono e processano i feedback dopo una prestazione, sia essa ottimale o meno. Questo documento esplorerà l’importanza dei feedback intrinseci ed estrinseci e come essi possano influenzare il miglioramento e
la motivazione dell’atleta, focalizzandosi sul Judo, uno sport individuale e di contatto.
In particolare, prenderò come esempio un judoka U18 della categoria 81 kg, che partecipa a gare di livello nazionale. Questo atleta, molto dotato fisicamente e tecnicamente, ha avuto una stagione altalenante nonostante il suo alto livello fisico e tecnico. Le difficoltà riscontrate sono legate principalmente agli aspetti psicologici di processamento e sintesi delle sue prestazioni. Esamineremo come l’approccio del Mental coaching possa aiutarlo a superare queste sfide e migliorare la sua
consistenza e rendimento in gara.

Feedback Intrinseci

Il feedback intrinseco si riferisce alle informazioni che un atleta riceve internamente riguardo alla propria prestazione. Questi feedback derivano dalle sensazioni fisiche, emozioni e pensieri che l’atleta sperimenta prima, durante e dopo una gara o un allenamento. Secondo il mio punto di vista, corpo e mente costituiscono un dualismo che va di pari passo. Per quanto riguarda in particolare il ragazzo in questione, i suoi picchi di performance corrispondono chiaramente ai periodi in cui aveva un’ottima preparazione fisica e pesistica durante l’anno. In quei momenti, il suo mindset era positivo e orientato all’adattamento delle situazioni, un aspetto cruciale in uno sport come il Judo. L’atleta possiede sicuramente una forte consapevolezza corporea e tecnica, oltre a una buona autovalutazione e senso di
autoefficacia. Tuttavia, ha una bassa regolazione emotiva, un aspetto su cui è necessario lavorare attraverso il Mental coaching.

● Consapevolezza Corporea e Tecnica: L’atleta percepisce immediatamente dove e quando ha commesso un errore tecnico o fisico. Ad esempio, è in grado di correggersi autonomamente se un movimento o una tecnica non sono stati eseguiti correttamente, basandosi sulla sensazione del contatto e sulla risposta del corpo dell’avversario. Questo gli permette di migliorare rapidamente la tecnica e il contesto in cui applicarla.
● Autovalutazione e Autoefficacia: La capacità di autovalutarsi in modo critico ma costruttivo è fondamentale. Attualmente, l’atleta riesce a riconoscere i propri errori solo dopo un certo tempo dalla prestazione, poiché ha bisogno di metabolizzare l’accaduto. Subito dopo la performance, tende a cadere in un’autocritica distruttiva. È importante che sviluppi una maggiore autoefficacia, credendo nel miglioramento continuo durante l’allenamento e con costanza, non solo in prossimità della gara.
● Regolazione Emotiva: La sua regolazione emotiva è altalenante, il che si traduce in prestazioni instabili. La sua emotività durante le gare e gli allenamenti è fortemente influenzata dalla presenza dei compagni di squadra, soprattutto quelli più grandi e gli atleti più forti o della Nazionale, con i quali è sempre il primo a voler allenarsi. Tuttavia, quando mancano questi fattori di stimolo, sembra che non riesca ad autoregolarsi e mantenere uno stato emotivo attivo e fiducioso nei propri mezzi e nel suo modo di fare Judo. Gli manca una mentalità positiva continua. È necessario lavorare con lui per sviluppare la capacità di mantenere una mentalità positiva anche in assenza di stimoli esterni. Questo può essere fatto attraverso tecniche di visualizzazione per ricreare mentalmente gli stimoli e innescare la motivazione e l’emotività intrinseca.

Feedback Estrinseco

Il feedback estrinseco proviene da fonti esterne, come allenatori, compagni di squadra o analisti di performance. Questo tipo di feedback può essere verbale, visivo (come la video analisi) o scritto. L’atleta confida molto in tutti e tre questi tipi di feedback: le indicazioni dell’allenatore, l’analisi dei video delle sue performance e i consigli di alcuni compagni di allenamento più grandi di lui (senpai). Tuttavia, si documenta così intensamente su nuove tecniche e sui suoi avversari che a volte perde il focus su se stesso e sul suo Judo.

● Feedback dell’Allenatore: Il ruolo dell’allenatore è cruciale nel fornire feedback costruttivo. Riesco a bilanciare le critiche con incoraggiamenti, sottolineando non solo gli errori ma anche gli aspetti positivi della prestazione. Questo approccio aiuta l’atleta a mantenere la motivazione e la fiducia in se stesso, migliorando ulteriormente il suo già eccellente aspetto tecnico.
● Analisi Video: L’uso dei video delle sue competizioni ci permette di analizzare le prestazioni e avere una visione dettagliata degli errori commessi e delle aree di miglioramento. L’atleta mostra un atteggiamento positivo nel rivedere le proprie azioni per comprendere meglio cosa è andato storto e come correggerlo. Questo metodo di analisi visiva lo aiuta a sviluppare una maggiore consapevolezza delle sue prestazioni e a identificare le strategie per migliorare continuamente. Come già detto in precedenza, l’atleta dovrebbe guardare meno le classifiche, i risultati e i video degli altri, poiché questo lo porta a perdere il focus su se stesso, mettendo in luce nella sua mente gli altri. Concentrarsi troppo sui concorrenti e sui loro successi può distoglierlo dal proprio percorso di crescita e miglioramento, rendendo difficile mantenere una mentalità positiva e centrata sul proprio sviluppo.
● Feedback dai Compagni di Squadra: Anche i feedback dei compagni di squadra possono essere preziosi. Un ambiente di squadra supportivo, dove i membri si incoraggiano e si correggono a vicenda in modo costruttivo, può migliorare il morale e le prestazioni complessive del gruppo. Questo accade soprattutto con alcuni compagni di allenamento più grandi di lui, ma che gareggiano nella stessa categoria. L’atleta li vede come esempi da seguire, osservando le loro tecniche di combattimento e chiedendo loro consigli, soprattutto tattici, per migliorare il proprio Judo.

Integrazione dei Feedback

L’integrazione efficace di feedback intrinseci ed estrinseci può portare a un miglioramento significativo delle sue prestazioni sportive, quindi di seguito ho elencato alcuni punti chiave sui quali insieme dovremmo lavorare:

● Creare un Piano di Miglioramento: È importante utilizzare i feedback ricevuti per creare un piano dettagliato di allenamento e miglioramento. Nello specifico, l’atleta dovrebbe utilizzare un diario di bordo nel quale annotare le aree specifiche su cui lavorare e stabilire obiettivi realistici e misurabili nel tempo. Questo strumento può aiutare a mantenere alta la motivazione, anche nei periodi in cui non ci sono gare. Documentare i progressi e i punti su cui concentrarsi permette di avere una visione chiara del proprio percorso di crescita e di rimanere focalizzati sugli obiettivi a lungo termine.
● Mantenere una Mentalità Positiva: La resilienza mentale è fondamentale. L’atleta sta imparando a vedere le prestazioni non ottimali come opportunità di crescita piuttosto che come fallimenti. Mantenere una mentalità positiva lo aiuta a superare gli ostacoli e a progredire. Considerando la sua fase di crescita, sono sicuro che riuscirà a consolidare questo aspetto nel prossimo anno. Con il supporto adeguato e il continuo sviluppo delle sue capacità mentali, potrà trasformare le sfide in occasioni di miglioramento e raggiungere un livello di prestazioni ancora più elevato.
● Allenamento Mentale Continuo: Infine, come ultimo tassello, l’atleta dovrebbe incorporare una tecnica di allenamento mentale nel regime quotidiano, come la visualizzazione. Come detto in precedenza, la visualizzazione può rafforzare la mente e migliorare la regolazione emotiva e motivazionale. Questa pratica gli permetterà di immaginare situazioni di gara, visualizzando il supporto delle persone e del pubblico che lo sostengono. Questo contribuirà ad aumentare la sua attivazione emotiva positiva, preparandolo mentalmente per gestire con efficacia l’ambiente competitivo.




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